Confronto tra contratti: come scegliere il migliore CCNL?

Al momento di scegliere quale CCNL applicare, il datore di lavoro effettua un confronto tra contratti per capire quale sia più adatto alle sue esigenze: quale contratto tutela gli interessi di crescita delle imprese e allo stesso tempo offre garanzie per i lavoratori? Quale CCNL comprende meglio la situazione sociale ed economica attuale e offre validi strumenti per affrontarla? 

Proviamo a capire quali sono le caratteristiche che deve avere un CCNL per essere considerato efficace e analizziamo il ruolo delle associazioni datoriali nello stipulare e rinnovare i contratti collettivi nazionali di lavoro.

Perché esistono più contratti per lo stesso settore economico?

Il contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) definisce diritti e doveri dei lavoratori e delle imprese in un determinato settore economico. In poche parole, regola il rapporto lavorativo stabilendo le normative giuridiche, i livelli di inquadramento professionale e le retribuzioni. I CCNL vengono firmati dalle associazioni datoriali e dalle organizzazioni sindacali che rappresentano quel settore specifico, e vengono applicati dalle aziende che aderiscono alle associazioni che l’hanno sottoscritto. 

La scelta del CCNL da applicare in azienda spetta al datore di lavoro che svolge un confronto tra contratti per valutare i differenti aspetti e i diversi strumenti previsti dalle parti firmatarie. 

donna alla scrivania consulta documenti, confronto tra contratti ccnl

Confronto tra contratti: quante tipologie esistono?

Per ogni settore merceologico sono disponibili diversi contratti collettivi, ognuno firmato da alcune associazioni datoriali e sindacali. Difficilmente tutte le parti trovano un punto d’incontro unitario e per questo esistono più contratti per lo stesso settore. 

Ad esempio, per il terziario abbiamo a disposizione:

  • il “CCNL Terziario, Commercio e Servizi” firmato da Federterziario e UGL; 
  • un altro “CCNL Commercio, Terziario, Distribuzione e Servizi” stipulato da Conflavoro-PMI, Fesica-Confsal, Confsal-Fisals, Confsal;
  • il “CCNL Terziario” siglato da Confcommercio, Fisascat-CISL, Filcams-CGIL, Uiltucs-UIL
  • oppure il “CCNL Commercio”, quello dei “Servizi Ausiliari” e quello “Turismo, Agenzie di Viaggio e Pubblici Esercizi” firmati da Anpit e Cisal Terziaro.

Per il terzo settore, in modo analogo abbiamo diverse proposte di contratto:

  • il “CCNL Terzo Settore, Enti senza scopo di lucro, Sport” siglato da Anpit, Confimprenditori, Fenalc, Opes, Aifes, Cidec, Unica, Alim, Anap, Cepi, Cisal, Ciu;
  • un “CCNL Associazioni ed altre organizzazioni del Terzo Settore” firmato da Confimpreseitalia, Fesica-Confsal;
  • o ancora il “CCNL Terzo Settore” proposto da Unsic, Uniscoop, Confial.

L’azienda che aderisce ad un’associazione datoriale è tenuta ad applicare il CCNL stipulato da essa. È tuttavia possibile anche recedere dal contratto applicato e per aderire ad un altro; per approfondire questo argomento rimandiamo all’articolo “Come cambiare contratto nazionale di lavoro CCNL”.

Cosa determina la maggiore efficacia di un contratto rispetto ad un altro?

I contratti stipulati tra le organizzazioni datoriali e sindacali più rappresentative sul piano nazionale devono rispettare i contenuti normativi e retributivi previsti dalla legge; questi si possono valutare con alcuni indicatori stabiliti dall’ispettorato Nazionale del Lavoro. Vengono presi come riferimento i contratti stipulati dalle organizzazioni maggiori, le più rilevanti a livello nazionale, perché sono le più rappresentative e sono fonte di ispirazione per le associazioni minori. 

I contratti maggiormente utilizzati devono la loro larga diffusione al fatto di saper di venire incontro alle necessità di crescita delle imprese e al contempo di tutelare gli interessi dei lavoratori. Di solito sono i contratti firmati dalle sigle più rappresentative a livello nazionale, che hanno la capacità di adattarsi al contesto sociale ed economico, risultando quindi uno strumento utile per le imprese e ancora attuale al momento del rinnovo.

È essenziale che le associazioni datoriali e i sindacati dei lavoratori lavorino in sinergia per costruire le basi di una relazione fondata sul valore e la dignità del lavoro. Solo in questa ottica sapranno offrire soluzioni attuali per affrontare i cambiamenti economici a cui la società va incontro. 

Incontro tra imprenditore e consulente del lavoro

Il ruolo delle associazioni datoriali

In Italia esistono centinaia di associazioni datoriali, il cui scopo è quello di rappresentare e tutelare gli interessi delle imprese e dei datori di lavoro titolari di partita IVA. Ogni associazione datoriale è organizzata a livello nazionale e si articola in sedi territoriali. Similmente ai sindacati dei lavoratori, le datoriali sostengono le imprese che vi si associano e forniscono loro servizi utili per la gestione, l’amministrazione e lo sviluppo economico, con lo scopo di agevolare i rapporti di lavoro tra impresa e dipendenti e di pianificare la crescita futura in un’ottica di ampio respiro.

Tra le principali, possiamo citare: Anpit, Confcommercio, Confindustria, Confartigianato. L’elenco esaustivo si può trovare sul sito del Ministero dello Sviluppo economico. 

Ogni anno le associazioni datoriali si riuniscono per definire i contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL). Il loro ruolo è anche quello di fare da mediatori in caso di controversie, sia sostenendo il dialogo tra imprese e Governo, sia fornendo assistenza diretta alle aziende per quanto riguarda la contrattazione di secondo livello. 

L’elemento che contraddistingue una datoriale importante è la capacità di rinnovare velocemente un contratto collettivo alla scadenza del termine dei tre anni.

Quando si rinnova il contratto collettivo nazionale?

Il CCNL ha durata di tre anni. Alla scadenza del triennio si può rinnovare, mantenendo la stessa struttura oppure introducendo delle modifiche. Il contratto può essere modificato per diversi motivi; in generale perché emergono delle nuove necessità nel settore rappresentato, perché è cambiato il contesto economico o per adeguarlo alle nuove normative tecnico – giuridiche. 

Il rinnovo dei contratti collettivi di lavoro (CCNL) è un momento sempre molto atteso dai lavoratori di tutti i settori e terreno di confronto tra le associazioni datoriali e le organizzazioni sindacali. 

In occasione delle trattative per i rinnovi contrattuali vengono sempre predisposti degli incontri tra associazioni datoriali e sindacati dei lavoratori per delineare la parte normativa e quella economica.

Riunione di imprenditori e consulenti del lavoro in sede aziendale

Perché alcuni contratti sono rinnovati subito alla scadenza e altri devono aspettare mesi o anni?

Un contratto viene rinnovato se è molto diffuso e quindi viene utilizzato da un gran numero di aziende e lavoratori. Può succedere che un CCNL non venga rinnovato, perché non trova sufficiente applicazione. Se un CCNL non viene utilizzato in misura considerevole da parte delle aziende, spesso significa che tale contratto non offre le stesse garanzie e tutele che si possono invece trovare in altri, quindi non si dimostra all’altezza delle proposte di altre organizzazioni datoriali e sindacali. 

I CCNL più diffusi generalmente si basano su una prospettiva a lungo respiro, che contempla gli interessi di crescita delle imprese e allo stesso tempo tutela i diritti dei lavoratori. 

Facciamo un esempio e consideriamo il CCNL Metalmeccanici. Esistono più di 30 proposte di contratto, stipulate dalle diverse organizzazioni datoriali e sindacali, alcune molto importanti e altre minori.

Nel caso di un contratto metalmeccanici siglato da un’associazione con poca rappresentatività sul territorio e applicato solo dal 3% delle imprese del settore, un rinnovo avrebbe poca utilità perché la scarsa diffusione sembrerebbe indicare che il contratto non offra le stesse sicurezze di altri o che non sia al passo con i tempi e i cambiamenti economici recenti. 

Alla scadenza di tale contratto, molte imprese potrebbero scegliere di applicare un CCNL Metalmeccanici differente. Un CCNL siglato dalle associazioni più importanti e rappresentative potrebbe essere più completo, più capace di incontrare le necessità degli imprenditori e di considerare l’attuale situazione economica e sociale. 

Capiamo quindi che quando un CCNL viene rinnovato, significa che ne vale la pena. Vuol dire che questo contratto presenta degli aspetti più vantaggiosi per gli imprenditori, tutela i diritti dei lavoratori in modo serio e mette d’accordo entrambe le parti offrendo qualcosa in più rispetto agli altri.

Riunione in azienda tra datore di lavoro e consulenti del lavoro

Facciamo un esempio: il contratto Servizi Ausiliari di Anpit

Il CCNL “Servizi Ausiliari” è stato firmato da Anpit, Cidec, Confimprenditori, PMI Italia, UAI Terziario e Unica, con Cisal e Cisal Terziario. Stipulato nel 2017, il CCNL è stato rinnovato a pochi mesi dalla scadenza con l’accordo di tutte le parti firmatarie. Il rinnovo è avvenuto senza remore per la vasta applicazione che il contratto ha avuto nel triennio passato e anche per aver dimostrato di essere uno strumento utile per le imprese, ancora attuale per il momento storico e la situazione economica che stiamo vivendo. 

Diversamente, esistono CCNL utilizzati per contrattualizzare migliaia di lavoratori che seppure rinnovati hanno mantenuto una struttura vecchia e che si sta dimostrando meno adatta alla fase storica e ai cambiamenti economici che sono in corso. 

Vediamo qualche punto che contraddistingue il contratto Servizi Ausiliari di Anpit:

1. Inquadramento contrattuale dei lavoratori:

I lavoratori sono inquadrati secondo il livello professionale corrispondente all’effettiva mansione svolta e in base ai criteri dell’EQF (Quadro Europeo delle Qualificazioni). Per approfondire questo argomento rimandiamo all’articolo “Cosa sono i contratti collettivi nazionali”, dove si trova una spiegazione esaustiva. 

2. Retribuzione Annuale Lorda (RAL):

La retribuzione del lavoratore tiene conto dell’Elemento Perequativo Mensile Regionale previsto per il livello di inquadramento professionale e per la regione in cui il lavoratore opera, a cui ha diritto per 13 mensilità.

Questo strumento permette di attualizzare il costo della vita al territorio in cui viene prestato il lavoro.

3. Scatti di anzianità:

Gli scatti di anzianità si applicano secondo le tabelle retributive del livello professionale in cui è inquadrato il lavoratore. Inoltre, in caso di passaggio al CCNL da un precedente contratto, il lavoratore ha diritto all’erogazione degli scatti di anzianità maturati, che non potranno essere assorbiti ma continueranno a maturare, secondo le nuove regole.

4. Indennità di mancata contrattazione:

Nel caso in cui l’azienda non ottenga una contrattazione di secondo livello, al lavoratore spetta l’80% dell’Indennità di Mancata Contrattazione, dovuta per 12 mensilità per ogni anno di servizio prestato.


Per sapere di più sui punti di forza dei contratti sottoscritti da Anpit, leggi l’articolo “Cambiare contratto collettivo: Perché scegliere il CCNL di Anpit“.

Confronto tra contratti, le conclusioni

Un CCNL viene rinnovato quando dimostra di essere utile e di avere ampia diffusione; non a caso i contratti collettivi firmati dalle sigle più rappresentative a livello nazionale sono quelli più utilizzati e anche rinnovati con più semplicità. Un contratto che si dimostra valido, in grado di venire incontro alle necessità di crescita delle imprese e di tutelare gli interessi dei lavoratori, trova generalmente un ampio riscontro. Elemento fondamentale per valutare l’attualità di un contratto è la sua capacità di adattarsi al contesto sociale ed economico, risultando quindi uno strumento utile per le imprese. 

Le aziende sono vincolate all’applicazione di un CCNL solo se hanno aderito all’associazione datoriale che lo ha firmato. Se non fanno parte di un’associazione invece hanno libertà di scelta. In ogni caso, è sempre possibile passare ad un’altra datoriale se ritengono che questa offra un contratto più vantaggioso per l’impresa e per i lavoratori. 

È essenziale che le associazioni datoriali e i sindacati dei lavoratori costruiscano una relazione fondata sul valore e la dignità del lavoro e che sappiano offrire soluzioni attuali per affrontare i cambiamenti economici a cui la società va incontro.


Scritto da Anpit Piemonte

Aggiornato il 13 Novembre 2021


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Approfondimenti utili:

I 10 Contratti Collettivi Nazionali maggiormente applicati
https://www.inps.it/docallegatiNP/Mig/Allegati/ddl_310_658_INPS_allegato.pdf

Contratti a confronto – Dirigenti Industria
https://dirigentindustria.it/sindacato/contratti-a-confronto.html

Sintesi contrattuale del CCNL “Servizi Ausiliari”
https://cisalterziario.it/wp-content/uploads/2018/05/Sintesi-Servizi-Ausiliari-2018-2020.pdf

Indici di comparazione dei CCNL “leader” per la fruizione dei benefici normativi e contributivi
https://www.ebinter.it/indici-di-comparazione-dei-ccnl-leader-per-la-fruizione-dei-benefici-normativi-e-contributivi/

Interpretazioni Contrattuali – Enbic
https://enbic.it/interpretazioni-contrattuali/

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