Cambiare contratto collettivo: Perché scegliere il CCNL di Anpit

Come cambiare il contratto collettivo? Quando non risponde più alle esigenze dell’azienda si può scegliere un CCNL diverso. I CCNL proposti da Anpit considerano le differenze di ogni settore e offrono soluzioni su misura, aperte alla contrattazione di secondo livello.

Ecco i punti di forza dei contratti sottoscritti da Anpit-Cisal.

Chi è Anpit

Anpit – Associazione Nazionale per l’Industria e il Terziario è un’associazione datoriale costituita nel 2012 con sede a Roma e presente in tutte le regioni d’Italia con sedi di direzione regionale. Ad oggi conta circa 70 sedi provinciali e oltre 36.000 imprese associate.

L’associazione rappresenta i datori di lavoro e ne tutela gli interessi morali, giuridici ed economici. Assiste le aziende nei rapporti sindacali, collaborando in linea diretta nella ricerca di misure per semplificare gli adempimenti amministrativi, fiscali e contabili.

Lo scopo dell’Associazione è di supportare le imprese in un mercato che è in continua evoluzione, per far fronte al cambiamento focalizzandosi sulle particolarità che caratterizzano ogni settore merceologico. Per questo Anpit favorisce lo sviluppo di una contrattazione aziendale di secondo livello, che incentivi la produttività e il welfare: misure che consentono sostenere le imprese riducendo l’impatto fiscale e allo stesso tempo promuovendo un’etica del lavoro fondata sulla partecipazione e sulla condivisione degli obiettivi.

Cosa contengono i CCNL sottoscritti da Anpit

La contrattazione proposta da Anpit ha l’obiettivo di creare nuova occupazione e favorire una crescita aziendale fondata sull’aumento della produttività, della qualità e dell’efficienza. Sono previste delle misure che considerano la realtà specifica di ogni settore e rendono possibile lo sviluppo di un meccanismo di incremento progressivo delle retribuzioni, quindi del reddito dei lavoratori.

La contrattazione di Anpit si svolge su due livelli:

  • Primo Livello: Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro di settore, o CCNL;
  • Secondo Livello: Contratto Integrativo Aziendale, o Contratto di secondo livello.

CCNL di Primo Livello

Il CCNL riconosce all’azienda il diritto di fondare la propria attività sulla certezza dei ricavi derivanti dal lavoro. Il CCNL ha anche la funzione di garantire a tutti i lavoratori impiegati nel settore gli stessi trattamenti economici e normativi. Inoltre, regola il sistema di relazioni sindacali a livello nazionale, territoriale e aziendale.

CCNL di Secondo Livello

La contrattazione di secondo livello è fondamentale per completare e adattare quanto previsto dal CCNL di settore alle esigenze particolari e specifiche di un’azienda e per individuare tutte le possibili soluzioni ai problemi locali. Pertanto, il CCNL di secondo livello può sostituire la contrattazione di primo livello con delle disposizioni definite nelle materie delegate.

La contrattazione di secondo livello ha il compito fondamentale di gestire a livello locale alcuni aspetti contrattuali. Questa può riguardare solo gli ambiti indicati espressamente dal CCNL di settore come derogabili; perciò, i CCNL stipulati da Anpit e Cisal contengono già al loro interno le indicazioni sulle materie derogabili, per favorire e facilitare la contrattazione di secondo livello.

Il CCNL proposto da Anpit va inteso come uno strumento organico e avanzato, volto a favorire lo sviluppo di settore e garantire diritti omogenei a tutti i lavoratori impiegati.

I Vantaggi dei CCNL di Anpit

Vediamo quali sono i punti principali che caratterizzano i CCNL di Anpit:

Cambiare contratto collettivo: I vantaggi dei contratti di Anpit
I vantaggi dei contratti Anpit

1. Contratto collettivo unico per tutte le categorie

Il CCNL precisa diritti e doveri di tutti i lavoratori a prescindere dal livello e dalla categoria cui appartengono. La ragione di questa scelta viene dalla concezione che Dirigenti, Quadri, Impiegati ed Operai contribuiscano indistintamente ai risultati dell’impresa, che viene intesa come una comunità in cui ogni persona lavora per raggiungere un obiettivo comune.

Naturalmente ad ogni ruolo corrisponde un grado di responsabilità diverso e di questo ai tiene conto nel CCNL. A maggiori competenze e responsabilità, corrispondono anche maggiori retribuzioni.

Tutte le figure sono gestite da un unico contratto e questo è un grande vantaggio per le imprese, perché sono regolamentate da una piattaforma comune e godono degli stessi doveri e diritti.

2. Classificazione delle professionalità con il sistema EQF

La classificazione delle categorie proposta dai CCNL sottoscritti da Anpit e dalle altre Parti firmatarie, coincide con il Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF).

Il sistema contrattuale proposto dall’Europa si può dire sostanzialmente simile a quello già applicato dalla contrattazione di Anpit e delle Parti sottoscrittrici. Per questo, le parti che hanno stipulato i contratti hanno deciso di preservare la stessa impostazione di Classificazione delle Professionalità prevista dal Quadro Europeo delle Qualifiche e utilizzata nei contratti europei.

Come conseguenza, alcune mansioni possono risultare inserite in un livello diverso rispetto al CCNL previgente dell’azienda che decide di cambiare il contratto collettivo scegliendo quello di Anpit.

I lavoratori vengono quindi inquadrati ai livelli corrispondenti alle mansioni effettivamente svolte, come previsti dall’EQF, ma con la garanzia di mantenere la stessa retribuzione.

Per approfondire cos’è e come funziona l’EQF, consulta l’articolo “Cosa sono i Contratti Collettivi Nazionali”.

3. Incremento del reddito dei lavoratori

Le forme di retribuzione sono ampliate con l’introduzione di Premi di Risultato. Si tratta di aumenti della retribuzione erogati in proporzione agli obiettivi raggiunti, quantificabili in termini di produttività, presenza, qualità, efficienza e innovazione. In poche parole, parliamo di aumento della competitività aziendale.

Il premio di risultato può essere corrisposto in denaro e compreso nella busta paga, oppure può essere erogato sotto forma di welfare, ovvero di beni e servizi a cui può accedere il lavoratore. Questa è una forma di incentivo al reddito che offre il grande vantaggio di essere detassato e quindi permette al lavoratore ricevente di disporre dell’intera somma predisposta per fruire dei servizi messi a disposizione.

4. Welfare contrattuale e aziendale

I contratti stipulati da Anpit prevedono l’attuazione di soluzioni di welfare aziendale, oltre quello contrattuale.

Le politiche di welfare possono coinvolgere attivamente i lavoratori nella scelta delle prestazioni che desiderano ricevere, che possono spaziare dai buoni pasto ai bonus baby-sitter, bonus asilo nido, incentivi per palestre e fitness. In questo modo si attiva un processo di innovazione che porta al miglioramento dell’ambiente lavorativo e della qualità della vita dei lavoratori. I dipendenti risulteranno soddisfatti e più propensi a lavorare in modo efficiente e produttivo, migliorando l’equilibrio tra vita privata e lavorativa; con la conseguenza di accrescere la competitività dell’impresa.

Per sapere in cosa consiste il welfare e scoprire tutti i vantaggi, leggi l’articolo “Welfare aziendale: cos’è e perché conviene”.

5. Garanzie per i lavoratori

I CCNL firmati da Anpit assicurano ai lavoratori 13 mensilità retribuite.

Inoltre i CCNL di Anpit, prevedono un Elemento Perequativo Regionale, proporzionato agli Indici Regionali del costo della vita, per ridurre, a parità di “retribuzione nominale lorda mensile normale”, le marcate differenze sui poteri d’acquisto regionali. L’Elemento è introdotto al fine di recuperare, almeno parzialmente, il differenziale dei diversi Indici Regionali del costo della vita e viene riconosciuto in funzione della Categoria e livello professionale d’inquadramento, della Regione di riferimento.

6. Apertura alla contrattazione di secondo livello

I CCNL di Anpit sono già predisposti per favorire la contrattazione di secondo livello. I firmatari comprendono l’importanza di gestire alcuni aspetti del rapporto di lavoro a livello locale e considerano la necessità di variarli nel tempo. Per questo, le parti firmatarie hanno voluto ottenere uno strumento flessibile ed efficace nel rispondere ai reali bisogni delle aziende e conciliare gli interessi degli imprenditori con quelli dei lavoratori.

I CCNL di Anpit considerano la possibilità di crescita di un settore, ma tengono presente anche che lo sviluppo può essere variabile e incerto a seconda del periodo storico. Questa è una grande distinzione rispetto ai CCNL tradizionali, che sono nati in periodi di crescita costante e non considerano adeguatamente le fasi di eventuali crisi che ogni settore può attraversare.

Perchè è così importante la contrattazione di secondo livello per le aziende? Leggi l’articolo “Perché scegliere la contrattazione di secondo livello“.

Come cambiare contratto collettivo con Anpit

A livello territoriale, in sede di prima applicazione di un CCNL Anpit, la richiesta di stipulare un contratto di secondo livello può essere presentata a partire da due mesi dopo il deposito del CCNL di settore presso gli Uffici preposti.

La contrattazione di secondo livello avviene in sede aziendale, con l’imprenditore e il consulente del lavoro, e ha una durata di 3 anni.

Per cambiare il contratto collettivo di secondo livello, occorre dare disdetta almeno due mesi prima della scadenza e presentare la richiesta di attivare un nuovo contratto. Nei due mesi successivi alla scadenza, per un periodo complessivo di quattro mesi resterà valido il contratto di secondo livello scaduto e le parti non prenderanno iniziative unilaterali, finché non si giunge all’accordo e si può attivare il nuovo contratto.


Scritto da Anpit Piemonte

Aggiornato il 25 Ottobre 2021


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Approfondimenti utili

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Quando il datore di lavoro può sostituire unilaterlamente il CCNL di riferimento – deberardinismozzi.it

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