Welfare aziendale: cos’è e perché conviene

Sempre più spesso sentiamo parlare di welfare aziendale e benefit che vengono forniti ai dipendenti in aggiunta al salario mensile.

Vediamo in cosa consiste, come funziona e perché è conveniente sia per le imprese che per i lavoratori.

Cos’è il welfare aziendale

Il welfare aziendale è l’insieme di prestazioni, beni e servizi che un’azienda fornisce ai propri dipendenti con l’obiettivo di migliorare la vita privata e lavorativa. Consiste in agevolazioni e bonus erogati a sostegno del reddito dei lavoratori, con lo scopo di aumentare il potere d’acquisto dei dipendenti, aiutare a garantire la salute e il benessere, coniugare il lavoro con gli impegni della vita privata.

Un piano di welfare aziendale può includere agevolazioni rivolte all’assistenza sanitaria, all’istruzione, alla cura della famiglia, al benessere psicofisico dei lavoratori. Queste vengono erogate attraverso buoni pasto, buoni e coupon per l’acquisto di strumenti tecnologici, rimborsi sulle rette per scuole e asili nido, convenzioni per le visite mediche, e molto altro.

Secondo una recente ricerca di Doxa-Edenred, l’89% delle aziende e il 62% dei dipendenti sono soddisfatti delle politiche di welfare aziendale. La somma media disponibile per ogni dipendente sotto forma di buoni welfare è pari a 860 euro annuali per il 2019, ed è in continua crescita.

welfare aziendale perchè conviene ad aziende e lavoratori

Il concetto di welfare aziendale non è recente: le prime forme di assistenza e previdenza apparvero già all’inizio del Novecento, pensiamo ad esempio al modello Olivetti e alla sua idea di fabbrica comunitaria che applicava iniziative per garantire la salute dei dipendenti e delle loro famiglie.

Ne abbiamo parlato più diffusamente in questo articolo: “Un nuovo ordine morale nell’industria: Olivetti, l’esempio da seguire”.

Le prime forme di welfare aziendale erano rivolte all’erogazione di beni e servizi specifici, come l’asilo nido aziendale, la mensa, il carburante. Oggi la scelta di beni e servizi si è arricchita e sempre più aziende tendono ad offrire sistemi di Flexible Benefit, che permettono al dipendente di scegliere quali servizi utilizzare in base alle proprie necessità.

I Flexible Benefit rientrano all’interno delle politiche di welfare aziendale e consistono in un budget di spesa, che viene erogato al lavoratore in aggiunta alla retribuzione di base e può essere utilizzato per usufruire di servizi e acquistare beni defiscalizzati, da scegliere tra la rosa di benefit offerti dall’azienda.

welfare aziendale come funziona

Come funziona

L’azienda che sceglie di attuare un piano welfare, deve per prima cosa effettuare un’analisi dei costi e degli investimenti che sarebbe in grado di sostenere per le politiche di sostegno al reddito. Poi valuterà quali servizi e benefit possono essere più utili per i propri dipendenti, in base alla demografica, alla situazione familiare, agli interessi. Può essere una buona idea fare un sondaggio tra i dipendenti, per capire quali servizi possono essere più importanti per loro e per farli sentire coinvolti in prima persona nel processo decisionale.

Dopo aver deciso su quali servizi e benefit orientarsi, l’azienda deve identificare il partner attraverso il quale erogare i servizi richiesti.

Sempre più spesso le aziende scelgono di mettere a disposizione dei propri dipendenti una piattaforma online su cui scegliere autonomamente i benefit e servizi di cui usufruire, fino ad esaurimento della disponibilità personale. In pratica, i dipendenti sono liberi di scegliere come gestire le risorse che hanno a disposizione, senza essere necessariamente legati ad un solo servizio.

Esempi di benefit e soluzioni di welfare aziendale

  • Assistenza sanitaria integrativa
  • Bonus per strumenti hi-tech
  • Telemedicina
  • Buoni acquisto shopping
  • Coupon per la benzina
  • Buoni pasto
  • Rimborso tasse scolastiche dei figli
  • Agevolazioni sull’acquisto dei libri scolastici
  • Bonus asili nido
  • Bonus baby-sitter
  • Agevolazioni per familiari a carico
  • Previdenza complementare
welfare aziendale, perchè conviene alle imprese

Perché conviene

I piani di welfare aziendale riducono il cuneo fiscale sia per le imprese che per i dipendenti; infatti, i servizi erogati non sono soggetti a tassazione. Sono definite delle soglie di esenzione per ogni tipologia di benefit e servizi:

  • 516,46 euro per i fringe benefit (buoni pasto, carburante, spese scolastiche)
  • 3.615 euro per i servizi sanitari (visite mediche, assicurazione integrativa)
  • 5.164 euro per i piani di previdenza complementare

Il pagamento di parte della retribuzione a mezzo welfare per l’impresa si traduce in una riduzione del carico fiscale e contributivo, quindi un abbassamento significativo dei costi di gestione. Per il dipendente invece il piano welfare rappresenta un aumento del potere di acquisto, migliore organizzazione lavorativa e soddisfazione nella vita personale.

Il datore di lavoro ha anche la possibilità di convertire il “premio di produzione” in welfare, ottenendo una vera e propria riduzione del cuneo fiscale e contributivo, dato che l’importo erogato è completamente deducibile per l’azienda e non costituisce reddito imponibile per il lavoratore.

I vantaggi per le aziende

Le soluzioni di welfare aziendale portano benefici non solo ai lavoratori ma anche alle imprese, perché aumentano la soddisfazione dei dipendenti e li rendono più motivati e disponibili ad impegnarsi per portare a termine gli obiettivi lavorativi.

Nel recepire le novità introdotte con la legge di Stabilità 2016, ANPIT e CISAL hanno inserito apposite disposizioni che intendono valorizzare il salario di produttività e la contrattazione di secondo livello.

Grazie ai benefit, è stato constatato che i dipendenti riescono a conciliare più facilmente il lavoro con la vita personale e quindi si riducono i giorni di assenza e di congedo, con la conseguenza di veder diminuire il turnover.

L’ambiente positivo e collaborativo che si crea sul posto di lavoro, inoltre, accresce la reputazione dell’impresa e la rende un posto di lavoro attraente e più richiesto. Così è più facile e veloce la ricerca di personale qualificato.

I vantaggi per i lavoratori

I dipendenti che accedono ad un piano di welfare aziendale possono godere di numerosi vantaggi economici. Infatti, i servizi di cui usufruiscono sono completamente detassati e non contribuiscono al reddito. Corsi di formazione, asili nido, visite mediche, abbonamenti ai trasporti pubblici, godono di agevolazioni e possono essere pagati con i buoni erogati, utilizzando quindi il 100% del valore; se fosse tassato, si utilizzerebbe solo il 60% del valore del buono. Come diretta conseguenza, i lavoratori aumentano il loro potere d’acquisto.

Le soluzioni di welfare e benefit aziendali permettono ai lavoratori di migliorare la qualità della vita e di trovare il giusto equilibrio tra vita professionale e familiare, perché possono utilizzare le agevolazioni per rispondere alle proprie necessità. Migliorando il benessere, aumenta anche il rendimento sul posto di lavoro e migliora il rapporto con l’azienda. Possiamo quindi dire che i vantaggi raggiungano sia i lavoratori che le aziende, accontentando entrambi in un doppio “win-win”.

Il welfare aziendale per ripartire dopo l’emergenza Covid-19

Il welfare è uno strumento fondamentale nella ripresa delle attività produttive dopo questo periodo di crisi dovuto all’emergenza sanitaria. I piani di welfare aziendale rappresentano una risposta ai bisogni dei lavoratori e offrono soluzioni ai loro problemi; quindi, sono un sostegno utile sia per chi si reca al lavoro in sede con modalità differenti rispetto a prima, sia per i tanti che si sono trovati ad organizzarsi per lavorare da casa da un giorno all’altro, senza disporre di spazi o attrezzature adeguate e devono gestire la vita professionale e quella privata in modo nuovo.

In questa particolare situazione il welfare arriva come un aiuto inaspettato per affrontare la crisi e le difficoltà quotidiane: ad esempio, molte aziende hanno previsto un’assicurazione sanitaria specifica per l’eventualità di contagio, o soluzioni di telemedicina per accedere a servizi medici e ricevere un consulto a distanza, senza doversi recare fisicamente all’ambulatorio medico. Altre soluzioni prevedono dei buoni shopping per l’acquisto di strumentazione tecnologica per lo smart working e per la didattica a distanza.

welfare aziendale conviene ad aziende e lavoratori

Welfare aziendale nel CCNL

Alcuni contratti collettivi nazionali di lavoro prevedono già l’erogazione di benefit e soluzioni di welfare per i dipendenti. Il valore viene stabilito nel CCNL e può variare da un contratto all’altro. Questi piani welfare sono stati introdotti dalla Legge di Stabilità 2016-2017 e sono in vigore dal 1° giugno 2017.

I contratti che attualmente prevedono contributi welfare obbligatori sono:

  • Tutti i contratti sottoscritti tra Anpit e Cisal (Leggi i Contratti Nazionali Vigenti)
  • Metalmeccanici
  • Metalmeccanici / Unionmeccanica / Confapi
  • Orafi, Argentieri e Gioiellieri
  • Telecomunicazioni
  • Pubblici esercizi
  • Industria conciaria

Il contributo welfare se è previsto dal CCNL, cioè il welfare contrattuale, non costituisce reddito imponibile e per l’azienda è un costo deducibile al 100%.

Se il contributo viene erogato dall’azienda, il cosiddetto welfare aziendale, è deducibile al 100% per gli importi entro la soglia dei fringe benefit (516,43 euro), o quando l’erogazione del benefit è un obbligo previsto dal regolamento aziendale. Per il dipendente il contributo welfare non costituisce mai reddito imponibile ai fini fiscali e contributivi.

Per convertire il “premio di produzione” in welfare è necessario che tale possibilità sia prevista in un accordo di secondo livello, con Rsu/Rsa sindacali o sindacati di categoria. I vantaggi fiscali si ottengono per i dipendenti con il reddito inferiore a 80.000 euro all’anno o per un importo convertito inferiore a 3.000 euro annuali per dipendente. L’azienda gode sempre della deducibilità al 100% e per il dipendente l’importo erogato non costituisce reddito imponibile ai fini fiscali e previdenziali.

conclusioni

Le politiche di welfare aziendale rappresentano una grande opportunità sia per le aziende che per i lavoratori.

Un piano di welfare aziendale consiste in agevolazioni, beni e servizi che vengono erogati ai lavoratori in aggiunta allo stipendio mensile. Questi contribuiscono ad aumentare il potere d’acquisto dei dipendenti, a garantire la salute e a coniugare la vita lavorativa con quella familiare. Come conseguenza migliorano la qualità della vita dei dipendenti e la soddisfazione verso il posto di lavoro.

Grazie ai piani di welfare, le aziende possono offrire ai lavoratori molti servizi extra oltre allo stipendio, completamente detassati. L’erogazione di fondi a mezzo welfare per l’impresa si traduce in una riduzione del carico fiscale e contributivo, quindi un abbassamento significativo dei costi di gestione.

Possiamo concludere dicendo che le politiche di welfare siano un’opportunità da sfruttare il più possibile: accontentano sia le imprese che i dipendenti e portano grandi benefici ad entrambi.


Scritto da Anpit Piemonte

Aggiornato il 12 Ottobre 2021


Approfondimenti utili

Contratti Nazionali Vigenti – Anpit Piemonte

I dipendenti credono nel welfare aziendale – Doxa

Anche le PMI credono nel welfare aziendale: per il 78% è un’opportunità da cogliere

WelfaRevolution Award 2019 – Edenred premia i piani di welfare aziendale più innovativi.

Il Glossario del welfare: Welfare aziendale

I CCNL nel welfare – Evoluzione Welfare

Welfare metalmeccanici: come funziona? Vantaggi e normativa del CCNL

CCNL Metalmeccanico, le misure di welfare per i lavoratori in somministrazione

Rinnovo CCNL settore metalmeccanico – Welfare contrattuale

Soldi e welfare nel nuovo CCNL Commercio

Welfare Contrattuale – CCNL Studi Professionali

CCNL Unionmeccanica-Confapi: Welfare contrattuale un valore per i lavoratori

Buoni welfare CCNL Metalmeccanici: buono aziendale detraibile al 100%

Welfare aziendale – Confcommercio Veneto

Rispondi